Come ottenere le detrazioni fiscali: legge di bilancio 2020

da | 11 Mag 2020 | Novità | 0 commenti

Dato che oramai da anni il 100% dei nostri clienti ottiene queste detrazioni fiscali, abbiamo deciso di pubblicare questo articolo dopo aver studiato interamente l’intera Legge di Bilancio 2020, sicuri della correttezza delle informazioni.

Il 30 Dicembre 2019 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge di Bilancio 2020, (27 Dic 2018, n° 160) con entrata in vigore dal primo di Gennaio.

La Legge di Bilancio 2020 ha prorogato per tutto l’anno in corso le detrazioni fiscali del 65% per opere di riqualificazione energetica e quelle del 50% per le opere di ristrutturazione edilizia, senza significativi cambiamenti.

IN COSA CONSISTONO GLI INCENTIVI FISCALI

Questi incentivi sono detrazioni fiscali, ovvero importi che andranno portati in diminuzione dell’imposta da versare senza poter generare crediti ma fino ad azzerarne l’importo.

Sono divisi in 2 categorie, che sono:

  • 65% di detrazione per interventi volti al risparmio energetico. È una detrazione ai fini IRPEF (Imposta sui Redditi PErsone Fisiche) e IRES (Imposta sui REdditi Società), quindi sia per privati che per imprese. È applicabile solo ad edifici esistenti, quindi sono esclusi quelli in fase di costruzione.  Per quanto riguarda le imprese, deve trattarsi di immobili strumentali, ovvero utilizzati nell’esercizio dell’attività, ma non oggetto dell’attività stessa, sono quindi escluse imprese di costruzioni ed immobiliari. Tuttavia, gli stessi lavori che andrebbero nel 65% per le aziende andrebbero anche in ammortamento come manutenzione, comportando quindi un notevole risparmio economico. Dall’anno scorso, la percentuale è aumentata fino al 70/75% per i condomini in base all’effettivo risparmio energetico conseguito, confermato fino al 2021.
  • 50% di detrazione su interventi di ristrutturazione edilizia, compresa la bonifica amianto ed il rifacimento della copertura. Questa è una detrazione IRPEF su immobili residenziali, quindi valida per privati, sulle cui spese hanno diritto all’aliquota IVA del 10%, anch’essa detraibile.

LE PRINCIPALI NOVITÀ

  • È stata introdotta  una nuova detrazione fiscale, così detta BONUS FACCIATE con detrazione al 90%. È una detrazione che riguarda le spese relative ad interventi di restauro o recupero di facciate. In tali interventi rientrano anche la sola pulitura e  tinteggiatura purchè gli immobili non siano situati in zona di bassa densità abitativa.
  • Infine è stato eliminato lo sconto in fattura per il recupero immediato del credito d’imposta da parte dei clienti con i fornitori che eseguono il lavoro. Tale possibilità è rimasta solo ed esclusivamente per lavori eseguiti in parti comuni (condomini) con un importo pari o superiore ai 200’000€.

COME SI OTTENGONO QUESTI INCENTIVI FISCALI?

La detrazione del 65% è relativa ad interventi aventi come obiettivo la riqualificazione energetica, ed è ottenibile per interventi su edifici esistenti o parti di essi.

La detrazione va ripartita in quote uguali per 10 anni, con il limite di 60’000€ su interventi di coibentazione (isolamento termico) che comportano un risparmio energetico.

Questo significa che sia se si esegue un progetto per riqualificare tutto l’immobile, che potrebbe comportare sistemi di riscaldamento, isolamento del tetto e/o delle pareti, infissi ecc. fino al raggiungimento di determinati valori complessivi, sia per eseguire interventi specifici di isolamento, come nel caso del rifacimento della copertura, il limite delle detrazioni è di 60’000€.

L’opera eseguita deve raggiungere certe prestazioni energetiche, quindi rispettare i valori di trasmittanza termica pubblicati nell’apposita tabella ufficiale.

Questi interventi andranno poi asseverati da un tecnico abilitato entro 90 giorni dalla fine dei lavori, che dovrà provvedere ad inviare la pratica in via telematica all’ENEA. (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Verrà rilasciato anche un APE (Attestato Prestazione Energetica), documento obbligatorio da anni per quanto riguarda transazioni commerciali immobiliari (affitti, vendite d’immobile).

Il limite di spesa su cui calcolare la detrazione comprende oltre agli interventi di ristrutturazione anche l’iva per i privati, le spese di progettazione, spese per prestazioni professionali, imposte di bollo, tasse per concessioni, spese inerenti la bonifica amianto e la nuova copertura, se necessaria per poter eseguire l’opera di isolamento termico.

Le detrazioni vanno ripartite poi in quote uguali per 10 anni.

CHI PUÒ USUFRUIRE DI QUESTE AGEVOLAZIONI

Possono usufruire tutti i contribuenti che sono proprietari dell’immobile oggetto di intervento o che vantano diritti reali sull’immobile (usufrutto, nuda proprietà, comproprietà) e che sostengono le spese.

In particolare, sono ammessi all’agevolazione:

• Le persone fisiche;

• I contribuenti che conseguono reddito d’impresa, sia aziende individuali che società di persone e di capitali;

• Le associazioni tra professionisti;

• Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Per entrare più nello specifico, tra le persone che possono rientrare in queste agevolazioni ci sono:

• I proprietari dell’immobile;

• I condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali;

• Gli inquilini;

• Coloro che hanno l’immobile in comodato.

È sempre bene valutare caso per caso con eventuale certificato catastale dell’immobile oggetto dell’intervento.

La detrazione del 65% NON può riguardare immobili non riscaldati ed immobili oggetto dell’attività di impresa come chiarito negli ultimi anni (imprese edili ed immobiliari usualmente non rientrano, a meno che non si stia parlando delle loro stesse sedi).

Per ottenere la detrazione del 50% non sono invece richieste particolari formalità. Va però specificato che da Novembre 2018 è stato istituito un nuovo portale ENEA dove inserire pochi e semplici dati per i lavori di ristrutturazione che comportino la posa di isolante in misura però non sufficiente per rientrare nel 65%.

La detrazione del 50% trattandosi di detrazione IRPEF riguarda le persone fisiche (privati) ed immobili a prevalente uso abitativo e le loro pertinenze (garage, autorimesse).

QUALI SPESE SONO EFFETTIVAMENTE DETRAIBILI?

Tutte le spese specifiche dell’intervento, compresa l’iva per i privati, e le spese “indirette” ma indispensabili per l’intervento, ossia spese tecniche per professionisti, bolli, tasse di concessione od occupazione suolo, sono effettivamente detraibili.

Nel caso di interventi di riqualificazione energetica sono ammesse tutte le spese necessarie per completare le opere e non solamente la parte relativa l’isolante.

Esempio: Nella riqualificazione di una copertura sono ammesse in detrazione tutte le spese per ponteggi, parapetti, rimozione e smaltimento vecchia copertura (tegole, eternit, guaina) e fornitura e posa della nuova copertura compreso l’isolante e le lattonerie di completamento.

QUALI PRATICHE AMMINISTRATIVE DEVO FARE?

In linea di massima bisogna procedere a fare una C.I.L. (Comunicazione di Inizio Lavori) all’ufficio tecnico del comune dove ha sede l’immobile oggetto dell’intervento.

Le pratiche negli anni si sono molto semplificate, così come si sono velocizzate le tempistiche, infatti la comunicazione può essere fatta anche pochi giorni prima dell’inizio dei lavori, salvo casi specifici di zone soggette a vincoli paesaggistici.

Nel caso di lavori che prevedono interventi su materiale in cemento amianto è a carico dell’impresa esecutrice dare le dovute comunicazioni all’ASL competente almeno 30 giorni prima.

Nel caso di interventi di riqualificazione energetica un tecnico abilitato deve inviare la pratica specifica all’ENEA una volta completati i lavori.

Anche in questo caso è spesso l’azienda esecutrice ad avere un tecnico di fiducia che valuta fin dall’inizio la corrispondenza ai valori di trasmittanza termica richiesti.

COME DEVO ESEGUIRE IL PAGAMENTO PER NON PERDERE I BENEFICI?

Se trattasi di privato, bisogna eseguire i pagamenti esclusivamente con bonifico bancario o postale, specificare il codice fiscale del beneficiario delle detrazioni, la partita IVA del beneficiario del bonifico e la normativa di riferimento.

Se trattasi di titolare di partita IVA si può pagare liberamente poiché ai fini della detrazione fa fede la fattura.

Si specifica che le imprese che eseguono i pagamenti con bonifico devono eseguire bonifici ordinari, senza seguire la normativa obbligatoria per i privati.

PERCHÉ RIFARE IL TETTO?

Al di là del grande risparmio ottenibile grazie alle detrazioni fiscali, bisogna innanzitutto chiedersi quanto potrebbe essere conveniente rifare il tetto.

Lo scopo del tetto è proteggere l’immobile sottostante ed evitare dispersioni termiche, e tetti vecchi o mal realizzati spesso non fanno questo lavoro.

Amianto sulla copertura, infiltrazioni d’acqua ed isolamento termico scadente sono buoni motivi per valutare il rifacimento del tetto.

Un tetto duraturo e ben isolato è un ottimo investimento che non richiede manutenzioni nel tempo, e si ripaga da solo, grazie al risparmio sulle spese di riscaldamento e raffrescamento.

VORREI RIFARE IL TETTO ED OTTENERE LE DETRAZIONI, COME DEVO FARE?

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